Totem nelle stazioni: no all'occhio occulto della pubblicità

Il Garante chiede di segnalare la telecamera che analizza le espressioni dei passanti

I passanti che guardano la pubblicità proiettano sui totem presenti nelle principali stazioni ferroviarie italiane sono informati sulla presenza di una telecamera che analizza le loro reazioni. Questa decisione del Garante della privacy al termine dell'istruttoria avviata per approfondire alcune segnalazioni e articoli di stampa che lamentavano i rischi di tracciamento o monitoraggio da remoto dei passeggeri di passaggio davanti alle webcam integrate in oltre 500 colonne [doc. web n. 7496252].

Nel corso dell'istruttoria la società, che ha installato il sistema per valutare la pubblicità trasmessa sui totem, ha negato la presenza di rischi per la privacy, così come paventati dai media. La tecnologia adottata, infatti, consente di analizzare, solamente in forma anonima e in maniera localizzata al singolo totem, l'espressione facciale (da felice a triste) e alcune altre caratteristiche delle persone che osservano il messaggio pubblicitario o altri dati riferibili a specifici soggetti inquadrati dalla telecamera.

Il sistema, in un primo momento, aveva superato una verifica del Garante perché, sulla base della documentazione disponibile nel 2012, risultva che fosse sistemato in un modo da non trattare i dati personali, eliminando così un monte problema problema alla riservatezza di chi si soffermava davanti ai totem. Dalla nuova documentazione tecnica fornita, l'Autorità ha riscontrato il sistema attuale in effetti non fornito il riconoscimento facciale dei passanti, né il loro monitoraggio o tracciamento, né i dati sul gradimento della pubblicità sono collegati al sistema centrale in forma totalmente anonima. Nonostante l'assenza di queste criticità, il Garante ha però accertato che l'apparecchiatura installata per effettuare l'operazione del volto di chi osserva gli annunci pubblicitari,

Il Garante ha quindi prescritto alla società di cura presso ogni totem installato un cartello, (anche in formato di vetrofania) che segnala la presenza della telecamera e che riporti gli elementi essenziali collegati al trattamento dei dati collegati. Tale informativa sintetica deve inoltre includere i riferimenti all'informativa completa facilmente raggiungibile - anche tramite un apposito codice QR memoria interna, al fine di individuare eventuali malfunzionamenti, indisponibilità o tentativi di accesso illecito agli apparati.

Fonte: http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/7570001

Massimo Chirivì

ICT Consultant & IT Security Expert
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Massimo Chirivì è CEO della startup INNOVAMIND, società di consulenza informatica che si occupa di Networking, Ricerca, Sviluppo Software e Sicurezza Informatica